Elba

Appena si alza un pò di vento, questi pseudo velisti da ristorante, si rintanano in porto come il gatto quando scappa dal topo…Ho ancora impresso nella mente i video di Alessio ed il Francese, sorridenti e felici, che volavano fra le onde….Questi di ora invece non fanno altro che controllare il moto ondoso…hanno paura di uscire e paradossalmente del mare….e invece di starsene a casa girellano nel ristorante a chiedere durante il lunch, il menù della sera e se non bastasse pure le eventuali variazioni….”…Potrei avere stasera, dice una signora che sulla barca ci sta come un elefante in mare, gli spaghetti invece dei paccheri…..e magari le verdure con il polpo invece delle patate?….”…..Vedremo, rispondo….non sono io che decido, ma lo chef, signora….comunque vedrò di fare il possibile….”…Perchè vede, continua, la sera digerisco meglio la pasta lunga invece della corta, e le verdure pure invece delle patate….”….Ok…Ok….rispondo…già mi girano i coglioni perchè sto servendo un tavolo con dei bambini che non si fermano dal tirar pane a detsra e manca senza che nessuno dei genitori dica qualcosa….e questa pazza che mi segue continuando a chiedere variazioni sul menù della sera…..Aiuto…andatevene affanculo tutti….il menù, la signora, il pane, i genitori e il vento….

Dicembre 2008 – Elba

Chiedere la macchina a mia mamma e’ come chiedere la moto a Valentino Rossi…”…E il cane, dice, dove lo metti?…mica lo vorrai portare con te…in macchina…”….”…No mamma…lo metto sul tettino…dove cazzo vuoi che lo metta…faro’ attenzione…ma…”….”….E allora usa un telo, x i peli, non voglio trovare i suoi peli sui sedili…e’ mai possibile che ti segue come un’ombra?…e lascialo a casa…fuori…come tutti i cani…”….Che coglioni…Ha una macchina di dieci anni ed ogni volta che la prendo mi dice sempre le stesse cose…inoltre ritrovo sempre gli stessi odori, gli stessi profumi, le solite cose, messe al solito posto….tutto in ordine, manco dovessse fare una nuova revisione, ogni giorno che passa…Apollo non capisce xche’ non lo voglio mettere nel bagagliaio…”…Devi stare seduto, davanti e non ti azzardare a saltare sui sedili…qui ogni minimo movimento e’ controllato…anzi ti consiglio di non perdere troppo pelo….altrimenti potrei lasciarti anche a piedi…anzi sulle 4 zampe…vecchio quadrupede…”….Sorride, come sempre, come sempre sanno fare solo i cani, sorridere…..allunga il muso sotto la mia mano che sta’ cambiando marcia…”…E vai…vigliacco…”….Piove, da giorni ormai…anche se in questo momento, sinceramente, non me ne frega un cazzo di niente…ho la mente in confusione, un misto di tristezza, delusione, rabbia…apro una birra, non sara’ l’unica, al bar arriva Stefano, un pescatore siciliano…ha il viso solcato da profonde rughe, lunghe e marcate…”….Malo tiempo, dice…malo guadagno…non si pesca piu’ amico mio…brutto tiempo…”….Beviamo un paio di bianchi insieme, lui come sempre sbuccia qualche noce dopodiche’ tira giu’ il vino velocemente…Apro un’altra birra…affanculo tutto…