Elba

Peggio non poteva finire….Mi chiama il lavapiatti dall’ospedale…sua moglie o moglia come lui la chiama, ha perso il bambino dopo appena 3 mesi di gravidanza….tutte le nostre passate incomprensioni con la cucina, soprattutto con lo chef, passano in secondo piano…..porca di una maiala ladra….non passava giorno che non parlasse di questo dono d’ amore……Arrivo sotto il nosocomio e carico lui, la moglia e la cugina…..In macchina regna il silenzio….non so cosa dire…in Marocchino poi che cazzo li vado a dire….Sorry….escuse moi….mi dispiace….dico….cercando il modo migliore x far passare questi tre km che ci separano da casa loro….sembrano trenta….lei sorride….meno male….sorride più lei di me….ho addosso una forte sensazione di imbarazzo che non so proprio cosa fare…..Arriviamo…le scendo e riparto a tutta….lui mi guarda e dice….Bambino morto…..bambino morto….Lo so rispondo….ho capito…non ci possiamo fare un cazzo….mi dispiace….e lui ancora….Bambino morto….bambino morto….una lacrima gli scende sulla guancia….bambino morto…..Maremma maiala impestata ladra….al primo bar inchiodo…..Vieni,gli dico…scendi….ordino due bicchieri di vino…..Vino…vino, dice lui….no…no….Bevi rispondo….tanto Dio, Allah o chi sia, in questi giorni si sono dimenticati di te….bevi che ti tira su….Beve e fa una faccia come quella del ragazzo down dopo aver tirato cocaina, nel film di Benigni Johnny Stecchino….strizza l’occhio, fa qualche mossa strana…vino…buono dice….meno male…Un altro vai e si torna al lavoro dico….alla fine ce ne facciamo tre x uno…lui continua a dire….bambino morto…..io morto, gli dico….io vecchio tu giovane….io finito capito, tu aspetta qualche mese, poi zumba zumba…forte forte e fai una altro bambino….capisci….capisci…mi guarda e abbozza un sorriso….Tu brava persona dice, cuore grande….Era meglio rispondo, se c’avevo la fava grande, avrei avuto più successo….Non capisce, dopo 3 bicchieri di vino poi….Torniamo al lavoro…sulla porta trovo il classico Tedesco che mi salute dicendo….”….Buonazera abbiamo fatto prenotazzzione….alle 21 x zei persone…”…..Entra, vieni gli dico….si riparte…..

Quale allegria – Lucio Dalla

Quale allegria
se ti ho cercato per una vita senza trovarti
senza nemmeno avere la soddisfazione di averti
per vederti andare via
quale allegria

quale allegria,
se non riesco neanche più a immaginarti
senza sapere se volare, se strisciare
insomma, non so più dove cercarti
quale allegria

quale allegria,
senza far finta di dormire
con la tua guancia sulla mia
saper invece che domani “ciao, come stai”
una pacca sulla spalla e via…
quale allegria,

quale allegria,
cambiar faccia cento volte
per far finta di essere un bambino
di essere un bambino
con un sorriso ospitale ridere cantare far casino
insomma far finta che sia sempre un carnevale…
Sempre un carnevale.

Senza allegria
uscire presto la mattina
la testa piena di pensieri
scansare macchine, giornali
tornare in fretta a casa
tanto oggi è come ieri

senza allegria
anche sui treni e gli aeroplani
o sopra un palco illuminato
fare un inchino a quelli che ti son davanti
e son in tanti e ti battono le mani.

Senza allegria
a letto insieme senza pace
senza più niente da inventare.
Esser costretti a farsi anche del male
per potersi con dolcezza perdonare
e continuare.

Con allegria
far finta che in fondo in tutto il mondo
c’è gente con gli stessi tuoi problemi
e poi fondare un circolo serale
per pazzi sprassolati e un poco scemi

facendo finta che la gara sia
arrivare in salute al gran finale.
Mentre è già pronto Andrea
con un bastone e cento denti
che ti chiede di pagare

per i suoi pasti mal mangiati
i sonni derubati i furti obbligati
per essere stato ucciso
quindici volte in fondo a un viale
per quindici anni la sera di Natale..

Elba

Le lacrime innocenti che scendono velocemente sulla guancia di un bambino, che riempio giornalmente di scherzi, il quale passa l’intera estate qua xchè il babbo possiede una casa al mare, solo x il semplice motivo di aver saputo, da altri, che forse il prossimo anno non sarò più qui al lavoro, mi hanno dato più soddisfazione delle decine di migliaia di clienti serviti in tutta la mia vita, in qualsiasi parte dl mondo….”…Piange, mi dice il babbo, xchè non vuole perdere il suo migliore amico….”….sorrido, mentre dal vetro guardo la faccia di lei, tornata al lavoro più incazzata e determinata di prima….Dopo il spendi e spandi, senza l’aiuto di lui in poco tempo è arrivata alla frutta….I miei opposti, in questi giorni dove il solo padrone è il caldo….il bambino, felice x la nostra amicizia, nonostante le lacrime e la donna, del boss, infelice nonostante tutto ciò che si ritrova, senza aver fatto mai più di tanto….dalle stelle alle stalle….