Monaco di Baviera

L´areoporto e’ perfetto….e’ cosi’ pulito che non si sa dove sporcare, avrebbe cantato Lucio Dalla….sto aspettando il volo che mi porterä a Lisbona x una breve vacanza….tanto le mie domande di lavoro sono state tutte cestinate, tranne qualcuna dove hanno inizialmente risposto, x poi non farsi piu’ sentire…che gentili….L’unico che si e’ rifatto vivo con insistenza e’ il locale dove avevo finito un paio di mesi fa….Nuovi gestori e nuovo chef, anche se l’ultimo e’ una vecchia conoscenza….rimarrano pero’ gli stessi orari, massacranti, e la stessa busta paga….All’inizio avevo rifiutato, sperando in qualcosa di migliore, poi visti i pessimi risultati ho dovuto accettare….non prima perö di prendermi questa breve vacanza, per poi consegnarmi agli arresti domiciliari….sara’ dura spararsi ancora 10/12 ore al giorno….Una ragazza in carne,  saranno almeno quasi 100 kili, si siede accanto mentre sta divorando un panino super accessoriato….mangia con gusto, leccandosi pure le dita in stile Fonzie….se me la sbattono come vicina di posto sull’aereo, rischio di fare la fine di Fantozzi…..

Lucio Dalla

Ti hanno visto bere a una fontana

Che non ero io

Ti hanno visto spogliata la mattina

Birichina biricò

 

Mentre con me non ti spogliavi neanche la notte

Ed eran botte, Dio che botte

Ti hanno visto alzare la sottana

La sottana fino al pelo: che nero!

Poi mi hai detto poveretto

Il tuo sesso dallo al gabinetto

Te ne sei andata via con la tua amica

Quella alta, grande, fica

Tutte due a far qualcosa di importante

Di unico e di grande

Io sto sempre in casa, esco poco

Penso solo, sto in mutande

 

Penso a delusioni, a grandi imprese

A una tailandese

Ma l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale

 

Quindi normalmente sono uscito

Dopo una settimana

Non era tanto freddo e normalmente

Ho incontrato una puttana

A parte i capelli, il vestito

La pelliccia e lo stivale

Aveva dei problemi anche seri

E non ragionava male

Non so se hai presente una puttana

Ottimista e di sinistra

Non abbiamo fatto niente ma sono rimasto solo

Solo come un deficente

Girando ancora un poco ho incontrato uno che si era perduto

Gli ho detto che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino

Mi guarda con la faccia un po’ stravolta e mi dice: “Sono di Berlino”

 

Berlino ci son stato con Bonetti

Era un po’ triste, molto grande

Però mi sono rotto, torno a casa

E mi rimetterò in mutande

Prima di salir le scale mi son fermato

A guardare una stella

Sono molto preoccupato

Il silenzio m’ingrossava la cappella

Ho fatto le mie scale tre alla volta

Mi son steso sul divano

Ho chiuso un poco gli occhi e con dolcezza

È partita la mia mano

Elba

Il tipo che mi aveva promesso il negozio, mi ha chiamato dicendo che lo terrà x altri due anni….affanculo….erano anni che gli stavo dietro, non x il negozio in sé, xchè fa veramente cagare, ma x la location che gli ha permesso di viverci pur vendendo oggetti da paura….affanculo….sembrava fatta, mi disse lo scorso dicembre…”….Faccio ancora un anno e poi me ne vado in pensione….”….invece la pensione tocca ma a me….magari…..mi ero intestardito con lui, proprio xchè il possibile investimento non sarebbe stato troppo rischioso e la sua clientela mi avrebbe garantito almeno la sopravvivenza….E invece ce lo prendiamo nuovamente nel culo….senza se e senza ma….è proprio così, quando fai la bocca a qualcosa ci rimani sempre di merda….non c’è versi…..foto…quadri…cazzi…stracazzi…affanculo…come una ragazza seduta fuori che dice di fare la Somelier in hotel e fa tanto la strafiga mentre sta assaggiando un bicchiere di vino, frutto di una miscela da più bottiglie tornate dal tavolo….”….Si sente, dice, un retrogusto di agrumi, è un vino giovane che deve migliorare nel tempo, ma che di sicuro farà la sua bella figura….”….La guardo e penso a cosa ci ho buttato dentro….Del Vermentino, dell’ Ansonica, un  Procanico e forse qualcosa di altro che non ricordo….un risultato niente male….Lontano,cantava Lucio Dalla, si ferma un treno, ma che bella mattina il cielo è sereno….

Elba

Se poi sono cene di lavoro e quasi sempre di soli uomini, allora si che c’è da divertirsi….vai con l’ignoranza….”…..Mi porti l’acqua….mi porti il vino….il pane, ancora del pane….anche l’acqua….”……x favore non lo dicono mai….lo direbbero, sciogliendosi come ghiaccio al sole, solo se al posto mio ci fosse una bella ragazza, magari in carne… x poi sussurrare fra di loro con la bava alla bocca…”….Guarda che bel culo…come si muove….sai quante me ne sono fatte così….a decine….”…..E vedrai aspettano tutte voi, che di buono avete solo i soldi, manco le dentiere sono buone….Ora poi con gli smatphone escono anche foto, molto spesso false, ma x farsi grandi al tavolo vanno sempre bene…..E poi via a parlare di politica, di lavoro, soldi, macchine….poi si torna alla fica…qualcuno mostra qualche pillolina blu…..”…..Con lei dice, di sicuro qualcuna a pagamento, devo fare bella figura…altrimenti….altrimenti…..”……”…..Altrimenti…altrimenti chiedono gli altri….”….Altrimenti aumenta il prezzo dico io…..Silenzio assoluto….poi qualcuno inizia a ridere sotto i baffi, lo smacherato puttaniere, fa finte di niente…..”…..Allora che beviamo…..portaci, sempre senza usare mai una parola gentile…..portaci un pò di grappa….qualche amaro….va bene….qualcuno vuole anche del rum?…va bene….?….”…..”….Va bene, va bene, va sempre bene…..beveteci sopra……e come avrebbe cantato Lucio Dalla…..”….Lontano si ferma un treno, ma che bella mattina il cielo è sereno….buonanotte anima mia, adesso spengo la luce e così sia…..”…….

Quale allegria – Lucio Dalla

Quale allegria
se ti ho cercato per una vita senza trovarti
senza nemmeno avere la soddisfazione di averti
per vederti andare via
quale allegria

quale allegria,
se non riesco neanche più a immaginarti
senza sapere se volare, se strisciare
insomma, non so più dove cercarti
quale allegria

quale allegria,
senza far finta di dormire
con la tua guancia sulla mia
saper invece che domani “ciao, come stai”
una pacca sulla spalla e via…
quale allegria,

quale allegria,
cambiar faccia cento volte
per far finta di essere un bambino
di essere un bambino
con un sorriso ospitale ridere cantare far casino
insomma far finta che sia sempre un carnevale…
Sempre un carnevale.

Senza allegria
uscire presto la mattina
la testa piena di pensieri
scansare macchine, giornali
tornare in fretta a casa
tanto oggi è come ieri

senza allegria
anche sui treni e gli aeroplani
o sopra un palco illuminato
fare un inchino a quelli che ti son davanti
e son in tanti e ti battono le mani.

Senza allegria
a letto insieme senza pace
senza più niente da inventare.
Esser costretti a farsi anche del male
per potersi con dolcezza perdonare
e continuare.

Con allegria
far finta che in fondo in tutto il mondo
c’è gente con gli stessi tuoi problemi
e poi fondare un circolo serale
per pazzi sprassolati e un poco scemi

facendo finta che la gara sia
arrivare in salute al gran finale.
Mentre è già pronto Andrea
con un bastone e cento denti
che ti chiede di pagare

per i suoi pasti mal mangiati
i sonni derubati i furti obbligati
per essere stato ucciso
quindici volte in fondo a un viale
per quindici anni la sera di Natale..

To Simona

E sono 44….cara Simona…chissà se invecchiano e come invecchiano gli Angeli….A me tanto toccherà l’inferno e forse anche più consone alla mia dannata personalità…..Mi viene in mente una canzone di Lucio Dalla che si chiama proprio così….Angeli….ironica e un pò veritiera, come molti dei suoi testi….meglio prenderla a ridere….

Lasciare l’Italia per andare a Lugano

E toccarsi sempre con la stessa mano

Come essere una truffa, questo lago fa paura

Ci sono tante banche, serve un samba, una strega , una fattura.

Le 3 di notte non so dove sputare

È così pulito che non si può sporcare

Dal locale esce uno sbronzo che si annoia

Non è solo, guarda un po’

Anche a Lugano, anche a Lugano hanno una troia

Lo spogliarello in quel locale di Lugano lo fa una donna col suo barboncino nano,

vanno in albergo per studiare nuove mosse,

la ragazza è libanese il barboncino è di Torino e ha un po’ di tosse.

Una guardia o un generale, non si capisce bene

Mi guarda male butto via la cicca e quello sviene

Sta per farmi la morale ma mi faccio perdonare

Perché raccolgo la cicca appena accesa

La metto in tasca e comincio a fischiare

Fischio piano perché è quasi mattina

Da una pizzeria esce uno di Messina

Hai tacchi alti e un grembiule ancora in mano

Sembra stanco e molto triste, te lo credo te lo credo

Fa la pizza qui a Lugano

Da poco tempo è venuto a lavorare

Dice che è dura ma si può anche abituare

Ed è contento a non far niente la mattina

E con la moto va a vedere, va a vedere, a vedere dove abita la Mina

 

Angeli, angeli, siamo angeli

Cara – Lucio Dalla

Cosa ho davanti non riesco più a parlare
dimmi cosa ti piace
non riesco a capire
dove vorresti andare
vuoi andare a dormire.
Quanti capelli che hai
non si riesce a contare
sposta la bottiglia e lasciami guardare
se di tanti capelli ci si può fidare.
Conosco un posto nel mio cuore
dove tira sempre il vento
per i tuoi pochi anni
e per i miei che sono cento.
Non c’è niente da capire
basta sedersi ed ascoltare
perché ho scritto una canzone
per ogni pentimento
e debbo stare attento a non cadere nel vino
o finir dentro ai tuoi occhi
se mi vieni più vicino.
La notte ha il suo profumo
e puoi cascarci dentro
che non ti vede nessuno
ma per uno come me poveretto
che voleva prenderti per mano
e cascare dentro un letto…
che pena… che nostalgia
non guardarti negli occhi
e dirti un’altra bugia.
Almeno
non ti avessi incontrato
io che qui sto morendo
e tu che mangi il gelato.
Tu corri dietro al vento
e sembri una farfalla
e con quanto sentimento
ti blocchi e guardi la mia spalla.
Se hai paura a andar lontano
puoi volarmi nella mano
ma so già cosa pensi
tu vorresti partire
come se andare lontano fosse uguale a morire
e non c’è niente di strano
ma non posso venire.
Così come la farfalla
ti sei alzata per scappare
ma ricorda che a quel muro
ti avrei potuta inchiodare
se non fossi uscito fuori
per provare anch’io a volare.
E la notte cominciava a gelare la mia pelle
una notte madre che cercava di contare le sue stelle.
Io li sotto ero uno sputo
e ho detto “olé sono perduto”.
La notte sta morendo
ed è cretino cercare di fermare le lacrime ridendo
ma per uno come me, l’ho già detto,
che voleva prenderti per mano
e volare sopra un tetto…
lontano… si ferma un treno
ma che bella mattina
il cielo è sereno.
Buonanotte
anima mia
adesso spengo la luce
e così sia