Elba

La signora alla quale continuo a fare la spesa da oltre due anni, mi chiama x essere accompagnata dal dottore….”….Mi dispiace dice, ma non ce la faccio ad andare da sola…non riesco a camminare e dovrei fare delle iniezioni alle ginocchia….ho chiesto al dottore se poteva farmele all’ospedale, ma ha risposto che il pomeriggio riceve solo presso il suo studio….”…..E sti cazzi….ovvio che non può….ci ho già portato anche mia mamma in passato….40 euro ad iniezione….al nero…e con una fila di anziani in sala di aspetto….impressionante….quello tira sù fra i 1500 e i 2000 euro, nel giro di poche ore….”….Scusate dice…non posso ricevere in ospedale…”….e sti vecchi che pur di tirarsi via qualche dolore sono pronti a dissanguarsi…..La vado a prendere a casa e non finisce mai di ringraziarmi ogni qualvolta che faccio qualcosa x lei….Dopo un’attesa di oltre due ore, e 5 minuti di iniezione/illusione….effetto che dura quanto un tiro di coca…finalmente ne siamo fuori….”….Le faccio pure un pò di spesa, le chiedo….ormai siamo in ballo…”….”….Beh….risponde timidamente….se non le dispiace….prenderei qualche lettiera x i gatti, qualche scatoletta, delle arance….via qualcosina veloce….ma prima devo prelevare…però mi deve aiutare…sa…non sono tanto capace con quelle macchinette….”….La porto davanti ad un bancomat…tira fuoir la tessera, sussurrandomi con molta discrezione il codice….prelevo e le passo i soldi….la guardo…le mani che tremano mentre mette i soldi nella borsa e in un attimo mi passano alla mente tutte quelle storie di quei fottuti rottinculo che rubano agli anziani….l’età ti toglie tutto e a livello fisico ti lascia solo il peggio….fin troppo facile approfittare di persone così….fragili, indifese, sole, aggrappate alla speranza di chi invece, dovrebbe darle solo una mano….Al supermercato si sbizzarrisce….ne usciamo con 3 borse….appena saliti in macchina mi guarda e dice….”….Scusi sa….volevo….volevo farle una richiesta indecente….”…..Ahi….ci siamo….penso…ora si leva la dentiera e mi salta addosso…..”….Sa…..ho mio figlio a Bologna che ha fatto un incidente e vorrei andare a trovarlo….però con il treno mi rimane difficile….e poi con queste ginocchia….le pago tutto non si preoccupi continua dicendo…poi….”…..”…..Poi le rispondo….mi devo organizzare e le faccio sapere….comunque non dovrebbero esserci problemi….”…..Continua a ripetermi che mi pagherà tutte le spese….intanto arrivati a casa le scarico la spesa….saluto anche i gatti che al suo arrivo iniziano a rotolarsi x terra….

Peru’ – Dicembre 2001

La strada x Cuzco e’ ancora lunga…l’autobus un vecchio rottame, caricato fino all’inverosimile, pilotato da un Peruviano troppo allegro ed espansivo x non essere gia’ ubriaco a quell’ora del pomeriggio…il suo vice invece maneggia un bel sacchetto di foglie di coca che i due masticano con calma…Siamo costretti a fare soste su soste e nell’ultima, la più lunga, ci invitano a scendere, mentre iniziano a maneggiare sul grosso motore anteriore…Dalla strada sbucano subito donne e bambini…siamo investiti da forti odori di cucinato…pannocchie di mais appena tostate…spiedini di queso, il formaggio che credo sia di pecora, che tagliano a cubetti, infilano in bastoncini e lasciano a rosolare sulla brace x alcuni minuti….Due ragazzi Argentini ci dicono che ci vorra’ del tempo prima di rimettersi in viaggio…”….In Perù, dice uno di loro, biondo con i capelli lunghi e lisci che gli superano le spalle…non so’ xche’ ma molti Argentini portano i capelli lunghi, sembrano una sorta di rincarnazione degli Hippy anni ’70…in Perù si sa’ solo l’ora esatta di partenza, se va’ bene, ma mai quella di arrivo…”…mentre beviamo un paio di birre…osservo i contadini  del posto che scendono con calma dall’autobus, prendendosi cura degli animali che portano dietro, polli, galline, pulcini, maialini, che rivenderanno nei prossimi mercati della zona…Max si incazza molto spesso x gli odori che infestano l’autobus, ma in finale, x loro, e’ l’unica soluzione di spostamento…Gli Argentini che continuano a bere e fumare, ci sconsigliano il cammino degli Inca che vorremmo intraprendere, da Cuzco fino a Machu Picchu…”…troppa chuva…intiende…troppo forte…non poder camminar…chuva e fango….e tamben nuvole…quatro dias…non gosteria de nada…”…In effetti dopo piu’ di un mese di autobus, il cammino, sarebbe gia’ lungo e faticoso in condizioni normali…figuriamoci ora che siamo nel mezzo della stagione delle piogge…A Cuzco ci penseremo…”…Tien un treno, dice uno di loro…che da Cuzco corre par Aguas Caliente,un villaggio piqueno sotto Machu Picchu…”…Intanto uno degli autisti con le mani annerite dal grasso del motore, inizia ad urlare…”…Vamos…vamos…”…si riparte….x ora…

Peru’ – Dicembre 2001

Una splendida luna piena rifletteva sul lago, che dicono, sia, il piu’ alto del mondo. Ci fermammo a mangiare in un grazioso ristorante appena dietro una piccola spiaggia, gestito da una ragazza Inglese, pure carina…Max opto’ x il pesce, io invece mi lasciai andare ad un bel piatto vegetariano con riso…”…Preparati disse Max, guardando la cartina, ci aspettano almeno 3 giorni di viaggio x arrivare a Cuzco, da dove poi potremmo raggiungere Machu Picchu…e non ci conviene fare molte soste, oltre ovviamente quelle dell’autobus…”…”…Cazzo Max, risposi, 3 giorni e 3 notti di fila non ce la faccio…e’ gia’ la seconda volta che mi becco la dissenteria e queste cazzo di pasticche non fanno niente, continuo a cacare come un gabbiano…tanto tanto con gli autobus Brasiliani, ma questi talvolta sono anche sprovvisti del bagno…te lo ricordi la prima fermata dopo La Paz…gli uomini a pisciare davanti e le donne dietro….se mi prende un attacco quando sono a bordo, tocca cacarsi addosso…”…”…E’ l’acqua, risponde, bisogna stare piu’ attenti, lavare bene tutto quello che si mangia…in piu’ l’altura oltre il mal di testa, da’ questo tipo di sintomi…una bella ripulita ti fara’ bene…ti puoi sempre mettere, dice sorridendo, un bel pannolone…eppoi mica c’hai gli anticorpi che hanno loro…noi siamo molto piu’ delicati…guarda come tengono il cibo, la carne, il pesce, al mercato…tutto scoperto, all’aria, senza uso di rifrigerazione…”…”…Affanculo te e il pannolone, finche’ non mi passa non mi muovo da qui…comunque mi hanno detto in quella specie di farmacia che queste pasticche sono le piu’ potenti, dopo 3 di questi non cachi piu’…speriamo, sono svuotato…”….Dopo cena e dopo un the’ con le foglie di coca, che dicono, allieva il mal di testa, facciamo un bel cannone in riva al lago…Un anziano del posto ci chiede da fumare e ci offre x pochi dollari una gita con la sua piccola barca, x l’indomani mattiina…Accettiamo, rimandando la partenza e fissiamo x le 9,00, appena dopo colazione…”…Vi porto nei luoghi meno conosciuti, dice, lontani dal flusso turistico…no touristas diceva…solo del posto…”…A me sembrava gia’ poco conosciuto qui…figuriamoci dove dice lui…