Elba

La badante mi rimane anche un’ora in più pur di non lasciare mia mamma sola, io faccio le corse per rientrare e darle il cambio e mia sorella che viene a giorni alterni solo per un’oretta a pranzo…Movimenti ormai che si sono fatti sempre più lenti, difficili…seguiti da urla strazianti di dolore…ed ogni giorno sempre peggio…Sono stanco…stanco di persone insensibili, dell’egoismo, del pensare che tutto sia dovuto senza mai dare nulla in cambio…affanculo…tutti…Perchè alla fine ci si stanca anche di rimanerci male…

ELBA

Ci risiamo…ricaduto nelle mie solite debolezze…non avrei dovuto…me lo ripeto da settimane ma non servirà a niente…Ho sbagliato nel momento migliore…che stupido…ed ora tornare indietro di settimane, a tormentarsi, notti insonni a soffrire come un cane…tutto meritato…a lei non posso che augurare come sempre il meglio…lo merita nonostante tutto…l’altro giorno ci ero andato giù pesante perchè talvolta mi sono sentito preso in giro…ma non la biasimo…mi ha dato tanto ed insegnato tanto, lo sa l’ho detto più volte…le voglio un mondo di bene e le sono affezionato…forse non avrei dovuto, vista la situazione non del tutto cristallina….ma i sentimenti non si comandano, ci sono e basta…anzi forse è stato bello anche provarli…ciò che ho fatto per lei non l’ho mai fatto per nessuna altra donna….non me ne vergogno, anzi rifarei tutto e di più…inoltre solo con lei ho avuto un feeling mentale e fisico mai provato prima, lei avrà o avrà avuto di certo meglio che me,in fondo non ci vuole molto, ma comunque c’era giusta connessione…peccato…spero tanto sia felice in tutti i campi, rimane una persona importante, sono io la merda, il fallito, il cretino che non può che meritare il peggio…ho avuto ed ho paura anche a scriverle, non voglio disturbarla e non saprei neanche cosa dire…ho bruciato tutto…brucerei me stesso se ne avessi il coraggio…Oramai il destino si diverte a gocarmi contro…sono di nuovo a pezzi…Anche mia mamma sta poco bene…ma questa non è una novità…

Untitled

Sono forte perchè sono stato debole….Sono coraggioso perchè ho avuto paura….Sono saggio perchè sono stato pazzo…

Elba

Primo giorno di medicazioni, presto prima delle nove, il che vuol dire farla alzare per le sette e mezza, un bradipo, con tutto il rispetto, impiega meno tempo….Arrivano in due, uomo e donna…lui giovane con barba incolta ed un leggero accento del sud…Lei, alta, bionda e flessuosa porta con se la borsa con gli attrezzi….così chiamo tutte quelle robe che escono in vari doppifondi…Torno in cameretta a bermi un caffè e finire l’ennesimo libro….fra foto, negative, diapositive e libri non trovo più spazio….Anche oggi pioggia, se cala dopo la piscina vado a camminare…per quanto mi adoperi per penetrare il cuore e scorgevi il fatale significato per le mie azioni folli, so che non ci riuscirò…Il senso nascosto rimane elusivo…Lotto per svelare il mistero solo per trovarmi davanti ad un mistero più fitto…Mentre tesso appassionatamente questa tela di terrori e di delizie trascorsi, nasce una nuova potenzialità di terrore e di delizie…

Elba

Otto ore al pronto soccorso….ho i battitti a duemila…dopo le prime tre me ne vado, torno dopo aver cucinato per mia mamma e dopo un’oretta scappo ancora, vado dai gatti, mi faccio una canna e torno…finalmente dopo 4 ore mi visitano…per ultimo…ultimo come sempre…come in amore dove riesco a dare sempre il peggio…Come diceva Pessoa….viviamo in un limbo fra ciò che siamo e ciò che saremmo voluti essere…io sono sempre il siamo…quello che avrei voluto essere non arriva mai…Entro ed il dottore con un gran sorriso mi fa stendere su un lettino, accanto una signora anziana che si lamenta di brutto…”…Ohi mamma…ohi…ohi…dottore,,,aiuto…”…..Dico che ho un dolore sulla carotide così mi faccio fare un eco anche là…tutto ok…Aggiungo che avuto una pericardite ed allora mi fa un eco al cuore…tornano in mente i giorni al Careggi….mi passa sul petto, sul fianco, sulla bocca dello stomaco…quando apre il volume si sente il rumore del cuore….bam…bamm…forte…qui capisci quanto siamo appesi ad un filo, basta un niente e ciao…va tutto bene, per ultimo mi fa anche un prelievo…un’altra ora di attesa per la risposta…le analisi vanno bene, anche meglio di quelle fatte 15 giorni fa…torno a casa, mi fanno male le anche da quanto ho passeggiato su e giù nell’attesa….domani è un altro giorno…

Elba

…Ciao frocione, dico a Francesco il bagnino della piscina….Ciao gay…risponde…Alto, calvo ed un andamento lento non paragonabile a qualsiasi altro del suo settore…siamo cresciuti insieme e quasi sempre lo trovo nel turno mattutino…Fammi entrare nello spogliatoio così entro prima in vasca…No risponde, ci sono le signore dell’acqua gym…Ma io vado nello spogliatoio degli uomini….No, sono anche là….non puoi entrare…Dai francesco, tanto ce l’ho piccolo neanche lo vedono…Vai vai, queste anche se non lo vedono te lo vengono a cercare…aspetta 10 minuti, fai il bravo…escono a coppia, non sono un granchè, anzi di bono c’è veramente poco…Fuori c’è un bel sole anche se lo scirocco porta sempre qualche nuvola, quasi si suda con il maglione…Con oggi sono 4 su 4 questa settimana, ho superato i 2000 metri ogni volta che vengo, non male considerando i quasi 5 mesi di inattività…Ma i miei inverni sono così…piscina, lettura, camminate nei boschi e visita ai gatti nel pomeriggio, se poi vale la pena, apro…esco solo se vengo invitato…non passo le giornate buttato nei bar come fanno tanti del posto…a bere e sentire sempre i soliti inutili discorsi…

Elba

Talvolta ricordare le persone a noi vicine che in modo o nell altro se ne sono andate per sempre, può far correre il rischio di essere ripetitivo, di volersi piangere addosso, di non essere capaci di dimenticare….ognuno di noi si porta dietro la sua di sofferenza, qualcuno non la vuol neanche condividere, altri ne parlano tranquillamente, altri invece si emozionano anche a distanza di anni. Io ne ho passate così tante e non saprei dove classificarmi, però ieri erano 26 anni che la mia sorellona non c’è più, inoltre essendo seppellita in Spagna, non ho niente vicino dove poterle portare anche un semplice fiore. Mi manchi, mi manca tutto ciò che sarebbe potuto essere con te e il vuoto invece lasciato senza di te.

Londra 1990 parte ventiquattresima

Mi sparo la giornata a bordo di differenti autobus, da sud a nord senza mai scendere. Mi siedo sopra dalla parte dell’autista dove una grossa vetrata ti rende una visuale magnifica di Londra, meglio che girare a piedi. Mi fermo ad High Street Kensington dove si possono ancora trovare gli ultimi Punk Londinesi che vendono in piccoli stores giubbotti di pelle, cinture, anfibi. Compro invece qualche cassetta musicale usata, a buon prezzo. Ancora non ho lo stereo ma intanto ho la musica. Torno verso l’hotel tagliando per Hyde Park, mi dirigo per Queensway, Bayswater ed infine Paddington. Compro un kebab e una birra, le prossime settimane metterò a dura prova il fegato, fra English breakfast, gli hamburger del Mac e  qualche kebab la sera. In camera mi butto sull’ “amaca” anche questo letto mi spezzerà la schiena ma come dice Carlo… calati nella situazione prima che sia lei a farlo…ci  rido sopra fissando come succede oramai molto spesso, il soffitto. Questo mi sembra anche più sul giallo come i baffi del vecchio della reception. Un colore che 31 anni dopo, avrei dedicato vanamente a Silvia. Dalla camera affianco si sente arrivare dei suoni che sovrastano alcune voci. Forse una tv, forse uno stereo. Non ho avuto tv in camera in tutti e sette gli anni trascorsi a Londra, così come nei due a Roma, quattro a Firenze , uno in Australia e recentemente gli ultimi 15 dopo il mio ritorno a casa. Mi annoia già nella normalità, figurarsi guardarla sdraiato dal letto. Arriva il Francese con un po’ di affanno…sospira….L’hotel a trop de escaliers….non ho capito ma penso era riferito alle scale, tante, ripide e micidiali. Oui Francois ma nous avon le bain ici….Sorride, meno male, ce l’ho tirato io in questa situazione, un altro al suo posto magari l’avrebbe presa diversamente. Però abbiamo il bagno in camera dopo 4 mesi a discapito di piano cottura e frigorifero, Ce la vie…gli dico. Non ho ancora capito perché si porta sempre appresso una copia di un quotidiano infilato per lungo sulla tasca sinistra dei pantaloni, sarà una moda Francese, lo leggerà in metro, ma la copia mi sembra sempre la stessa da settimane. Stappiamo un paio di birre che ho preso prima dal kebabbaro e gli mostro il resto della stanza. Non ci vuole molto. Accanto ai due letti, due comodini che stanno in piedi per miracolo e un armadio vecchio e tarmato, ma sufficiente per la nostra roba, ha pure uno specchio, pieno di macchie che coprono gran parte di ciò che vorresti specchiare. Domani torno al lavoro, quasi quasi mi manca. Talvolta penso che bisognerebbe vivere alla finestra, senza gioie ma senza dolori da dover affrontare, non avere ambizioni, passioni, desideri, non vivere mai i propri sentimenti. Rendere il desiderio una cosa inutile ed inoffensiva, una specie di sorriso delicato dell’anima .

Maneskin Vent’anni-L’avrei dedicata volentieri a Carlo

Io c’ho vent’anni
Perciò non ti stupire se dal niente faccio drammi
Ho paura di lasciare al mondo soltanto denaro
Che il mio nome scompaia tra quelli di tutti gli altri
Ma c’ho solo vent’anni
E già chiedo perdono per gli sbagli che ho commesso
Ma la strada è più dura quando stai puntando al cielo
Quindi scegli le cose che son davvero importanti
Scegli amore o diamanti, demoni o santi
E sarai pronto per lottare, oppure andrai via
E darai la colpa agli altri o la colpa sarà tua
Correrai diretto al sole oppure verso il buio
Sarai pronto per lottare, per cercare sempre la libertà
E andare un passo più avanti, essere sempre vero
Spiegare cos’è il colore a chi vede bianco e nero
E andare un passo più avanti, essere sempre vero
E prometti domani a tutti parlerai di me
E anche se ho solo vent’anni dovrò correre
Io c’ho vent’anni
E non mi frega un cazzo, c’ho zero da dimostrarvi
Non sono come voi che date l’anima al denaro
Dagli occhi di chi è puro siete soltanto codardi
E andare un passo più avanti, essere sempre vero
Spiegare cos’è il colore a chi vede bianco e nero
E andare un passo più avanti, essere sempre vero
E prometti domani a tutti parlerai di me
E anche se ho solo vent’anni dovrò correre per me
E sarai pronto per lottare, oppure andrai via
E darai la colpa agli altri o la colpa sarà tua
Correrai diretto al sole oppure verso il buio
Sarai pronto per lottare, per cercare sempre la libertà
C’hai vent’anni
Ti sto scrivendo adesso prima che sia troppo tardi
E farà male il dubbio di non essere nessuno
Sarai qualcuno se resterai diverso dagli altri
Ma c’hai solo vent’anni