Londra parte trentatresima

Mi sveglio poco prima delle dieci nonostante abbiamo fatto tardissimo…accanto a me dorme il Francese avvolto nella sua giacca di pelle marrone, non la molla mai come Linus nel famoso fumetto…abbiamo rimediato un materasso tutto per noi, sulla destra una coppia di Polacchi, di fronte un Canadese ed un Olandese dormono quasi abbracciati….nell’aria si respira un forte odore di birra e wodka, non so cosa abbiano fatto ieri sera, ma erano tutti ubriachi…Ho bisogno di aria fresca, fra quello che ho bevuto con Carlo al lavoro e ciò che mi sono respirato mi sembra di tenere la testa dentro una camera a gas. Passeggio fra i corpi distesi nella stanza, sembra ci sia anche qualche faccia nuova, qui è via vai pazzesco, solo io e il Francese potevamo resistere più di due mesi. Mi infilo nel bagno e mi butto sotto la doccia, con maglietta, mutande e calze, così ho pure fatto la lavatrice di quel poco che abbiamo da lavare….Mi asciugo, metto la roba su un termosifone ed esco, chiamo il Francese che rinuncia alla doccia ed usciamo per Hyde Park…la vicino c’è un negozio che vende baguette calde, così lo accontento e non mi rompe più i cogloni per un paio di ore. Bevo un caffè e mi fumo un cannone, Il Francese rifiuta…Apres…apres….dice…Apres Francois se finit ti fumi le dit….Sorride, ormai capisce il mio Francese Italianizzato…Luca, chiede…La maison…la maison….Oui rispondo…demai…je appelle l’Indiano e petetre che nous avon la maison la prochaim semain…tu intende…?….Oui, risponde, se bon…toute le monde se bon, ma je voundrai un lire tout pour moi…Intende?….Oui, je compris….sono due mesi che si dorme in terra, come dargli torto?….Finisco la canna e tu Francois te funi le dit….Sorride, con la baguette sotto il braccio che stringe manco fosse una bella fica…Giornale piegato nella tasca posteriore dei jeans…ci infiliamo da un Indiano che vende di tutto e dove se vuoi, rubi di tutto….fanno quasi pena, ma la fame è fame e qualcosa in più senza spendere non si butta mai….

Londra 1990 parte trentaduesima

Il prima e il dopo….Il prima con Carlo a Londra fu a dir poco fantastico…Entrambi lasciammo il Mac e lavoravamo a tempo pieno con le agenzie di catering. Si girava Londra da nord a sud e da est ad ovest…tutti i migliori hotel e tutti gli eventi più importanti. Concerti a Wembley, gli Mtv awards, le famose corse ippiche di Derby ed Ascot, dove le donne fanno a gara a sfoggiare il cappello più stravagante, tutti i meeting più strani che ci potevano essere nella City, la noia non ci faceva di certo compagnia, e stare tutto il giorno fuori casa mi aiutava perchè ancora non avevo trovato nessuna stanza. Con il francese dormivamo in un basement di Royal Oak, occupato da una coppia di Italiani che si erano presi la matrimoniale ed affittavano a disperati come noi e a modici prezzi, uno stanzone dove c’erano solo dei materassi e qualche cuscino. Dovevi obbligatoriamente lasciare le valigie intatte, lasciando in uno zaino l’occorrente per una doccia ed il cambio di vestiario. Per il lavoro non era un problema, perchè usavi sempre pantaloni neri, che duravano settimane, in molti hotels ti davano una giacca bianca coreana, in altri dovevi usare un gillet con cravatta e molto spesso con una diecina di sterline ed un paio di canne, l’addetto alla lavanderia ci passava le camicie dei dipendenti, perfettamente pulite e stirate che poi restuitivamo a fine servizio. Ho sempre amato il baratto dicevo al Milanese…Come cazzo fai a saperti intrufolare così nei posti di lavoro….rispondeva….Esperienza sul campo Milanese….Rideva….rideva sempre…Le settimane passate fra bus, tube, hotel ed altro lo avevano caricato, il Mac ci stava spegnendo….Se ti comporti bene gli dicevo una volta che viaggiavamo verso Heatrow, ti promuovo assistant manager….E di chi rispondeva….Io ovviamente, Milanese…Dovresti venire da noi a casa, non puoi continuare a stare in quel tugurio, se arrivi tardi ti tocca pure il pavimento…Lo so, grazie, ma non posso lasciare il Francese da solo. Era così contento della stanza trovata dal frocio, se non fosse stato per me sarebbe ancora là…Vedrai uscirà qualcosa, intanto fammi tirar sù dei soldi che fra anticipi e depositi ci vuole una bella cifra….L’unica cosa positiva del tugurio è che ha il telefono e la mattina con Giovanni non facciamo altro che chiamare. Sembra che ci sia una specie di garage vicino Islington, il propretario è un Indiano, almeno lui parla un Inglese comprensibile, se becchi lo slang puro meglio tirar giù la cornetta e passare avanti…Comunque lunedì prossimo lo richiamo ed incrociamo le dita, mi basta un letto tutto mio, una doccia, qualcosa per cucinare e che non sia troppo freddo. Stiamo arrivando ad Heatrow, sembra che stasera ci sia una festa di una famosa squadra di calcio della Premier League, ospite d’onore Phil Collins…si berranno l’impossibile…Domani mattina non abbiamo preso nessun impegno, ci uniremo dalle quinte…

La favola mia Renato Zero

Ogni giorno racconto la favola mia
La racconto ogni giorno, chiunque tu sia
E mi vesto di sogno per darti se vuoi,
L’illusione di un bimbo che gioca agli eroi
Queste luci impazzite si accendono e tu
Cambi faccia ogni sera, ma sei sempre tu
Sei quell’uomo che viene a cercare l’oblio, la poesia
La poesia che ti vendo, di cui sono il Dio
Dietro questa maschera c’è un uomo e tu lo sai
L’uomo d’una strada che è la stessa che tu fai
E mi trucco perché la vita mia
Non mi riconosca e vada via
Batte il cuore ed ogni giorno è un’esperienza in più
La mia vita e nella stessa direzione, tu
E mi vesto da re perché tu sia
Tu sia il re di una notte di magia
Con un gesto trasformo la nuda realtà
Poche stelle di carta, il tuo cielo ecco qua
Ed inventa te stesso la musica mia
E dimentichi il mondo con la sua follia
Tutto quello che c’è fuori rimane dov’è
Tu sorridi, tu piangi, tu canti con me
Forse torni bambino e una lacrima va
Sopra a questo costume che a pelle mi sta
Dietro questa maschera c’è un uomo e tu lo sai
Con le gioie, le amarezze ed i problemi suoi
E mi trucco perché la vita mia
Non mi riconosca e vada via
Batte il cuore ed ogni giorno è un’esperienza in più
La mia vita e nella stessa direzione, tu
E mi vesto da re perché tu sia
Tu sia il re di una notte di magia
Dietro questa maschera, lo sai ci sono io
(Sono io soltanto, io)
Quel che cerco, quel che voglio, lo sa solo Dio
(E lo sa soltanto Dio)
Ed ogni volta nascerò
Ed ogni volta morirò
Per questa favola che è mia

Maneskin Vent’anni-L’avrei dedicata volentieri a Carlo

Io c’ho vent’anni
Perciò non ti stupire se dal niente faccio drammi
Ho paura di lasciare al mondo soltanto denaro
Che il mio nome scompaia tra quelli di tutti gli altri
Ma c’ho solo vent’anni
E già chiedo perdono per gli sbagli che ho commesso
Ma la strada è più dura quando stai puntando al cielo
Quindi scegli le cose che son davvero importanti
Scegli amore o diamanti, demoni o santi
E sarai pronto per lottare, oppure andrai via
E darai la colpa agli altri o la colpa sarà tua
Correrai diretto al sole oppure verso il buio
Sarai pronto per lottare, per cercare sempre la libertà
E andare un passo più avanti, essere sempre vero
Spiegare cos’è il colore a chi vede bianco e nero
E andare un passo più avanti, essere sempre vero
E prometti domani a tutti parlerai di me
E anche se ho solo vent’anni dovrò correre
Io c’ho vent’anni
E non mi frega un cazzo, c’ho zero da dimostrarvi
Non sono come voi che date l’anima al denaro
Dagli occhi di chi è puro siete soltanto codardi
E andare un passo più avanti, essere sempre vero
Spiegare cos’è il colore a chi vede bianco e nero
E andare un passo più avanti, essere sempre vero
E prometti domani a tutti parlerai di me
E anche se ho solo vent’anni dovrò correre per me
E sarai pronto per lottare, oppure andrai via
E darai la colpa agli altri o la colpa sarà tua
Correrai diretto al sole oppure verso il buio
Sarai pronto per lottare, per cercare sempre la libertà
C’hai vent’anni
Ti sto scrivendo adesso prima che sia troppo tardi
E farà male il dubbio di non essere nessuno
Sarai qualcuno se resterai diverso dagli altri
Ma c’hai solo vent’anni

Londra 1989 parte diciassettesima

Arriviamo a casa e sono già tutti sbronzi. Musica a palla e dall’esterno una lunga scia di fumo certifica che stanno grigliando a tutta randa, usando un termine dei velisti. Carlo dico, mi sembra ci sia stato un rialzo di qualche kilo, qui invece di 65/75 si viaggia sui novanta. Che vuoi che sia risponde, kilo più kilo meno, tanto poi loro ti portano a letto e domani mattina manco ti riconoscono. Cioè fammi capire io mi scopo una di queste e domani mattina mi guarda e mi dice Chi cazzo sei? Mica sono venuto a cercare l’amore ma almeno un po’ di dignità, solo per il sacrificio che fai. Loro sono così, ogni domenica si scopano uno nuovo senza farsi tanti problemi. Passa una bionda, pure baffuta che mi fa l’occhiolino. Questa Carlo, da quanto tempo e’ a Londra? Diciamo in tre anni. Bene non c’è male…4 al mese se non si scopa nessun altro durante la settimana, moltiplicato per12, fanno 48 e poi moltiplicato per 36. Non male come media. Ripassa e mi da un bacio sulla guancia, una sua amica con un vestitino che mette in risalto quintali di cellulite le sussurra qualcosa nell’orecchio sinistro. Lei scoppia a ridere mettendo in mostra la mancanza di un incisivo. Sembro io a 5/6 anni quando stavo perdendo i denti da latte. Vado fuori a mangiare qualcosa, la’ trovo l’omino Michelin che sta grigliando, bevendo e fumando, tutto insieme. Mi saluta e mi presenta Gin un Nuovo Zelandese, lo chiamano così perché beve solo gin and tonic…si dice faccia la cavia per un reparto dell ospedale di Paddington dove sperimentano nuove medicine. 100 sterline al giorno e ci puoi rimanere fino a 15/20 giorni. Ha le braccia e il collo ricoperti di macchie rosse, il volto allungato è invecchiato precocemente e dimostra più dei suoi 30 anni. La barbetta che gli ricopre il mento è già leggermente brizzolata. Gli occhi color sabbia cauti e quasi pensierosi. Sarà il mix gin, birre e medicine a renderlo così cupo. Mi siedo prendo un panino con salsiccia e mi bevo un’altra birra. Questa ripassa e mi ribacia. Quasi quasi preferisco il padrone di casa, mi fa quasi meno schifo. Carlo dico, io stasera torno a casa, preferisco. Dai Toscano risponde intanto beviamo poi si guarda cosa succede. Nel bagno un via vai di coppie, da come le donne si puliscono la bocca quando escono si può immaginare cosa sia successo dentro. Il ragazzo alla griglia da un’occhiata alla brace, sembra barcollare ma poi tira giù un’altra birra e scuote la testa. Sono già tutti più ubriachi di quando sono arrivato, tutti cantano e ballano senza sosta, tutti meno io che non me ne frega un cazzo di bere fino allo sfinimento per poi magari trovarsi con una di queste belve sopra che ti abbraccia il collo e te lo scuote come un manichino. Sono quasi le sette, l’ora giusta per andare. Sarò un pazzo, ma essere se stessi è una virtù esclusiva dei bambini, dei matti e dei solitari.

Londra 1989 parte ottava

Allora mi chiede Carlo, come è andata fuori? Vaffanculo bastardo lo sapevi com’è? Cazzo tutto il giorno con quel mocio e questi bastardi che non si curavano di me. Ogni tanto lo passavo un po’ più bagnato per vedere qualcuno che facesse una capriola e subito la manager,….Luca Luca keep it dry keep it dry. Dry una sega. Carlo ride gli butto 5  hamburger congelati nell’olio bollente e la reazione è una nuvola di fumo con l’olio che trabocca dalla friggitrice. Friggi merda…continua a ridere….Cazzo hai da ridere…Arriva il manager what’s wrong with you what’s wrong with you bloody Italians? Che dice questo chiedo a Carlo? Lui niente non spiccica parola. And you Luca are you going to school? Yes yes why? Tomorrow you bring me some results or you out. Ok ok…Che minchia vuole Bg Jim chiedo a Carlo. Vuole che gli porti gli esercizi che fai a casa. E che cazzo gli porto…esercizi di ginnastica….Ci penso io , vicino casa c’è un takeaway Chinese dove dietro stampano di tutto anche documenti falsi, ti servono? Per ora no, spero…Lui fa questionari, sai noi siamo Europei e non ne abbiamo bisogno ma quelli dell’est che devono dimostrare di essere iscritti a qualche college per ottenere il visto ne chiedono a centinaia. Te li da con la data di ieri, con la scritta Westminster College e pure con le risposte scritte. Che vuoi di più. Tanto qui basta che vedono che frequenti mica si mettono a leggere. Una sterlina a foglio con una diecina di pounds te la cavi. Hey my friend dice quello accanto di me Pass me the paper the paper…Carlo cazzo che vuole L Angolano? La carta la carta risponde. Ok ok gli passo la carta e gli dico Me and you no friends you move e questo cazzo di carta te la prendi da solo. Lui borbotta qualcosa e torna a friggere. Sei nervosetto oggi, dice Carlo che è successo. Niente però a casa cazzo abbiano il bagno in comune saremo una ventina a usarlo. Uomini e donne ma mi sa che qui anche le donne pisciano in piedi, sono sempre zozzi, mi sono rotto di andare a cacare in giro per Mac Donald’s, in più il Tedesco domani parte e con il Francese siamo andati a vedere una doppia vicino casa. Il prezzo è buono 35 a testa, 70 di deposito così per due settimane sono a secco, e fuori abbiamo bagno e doccia solo per noi. Uno stanzone al primo piano, due letti, un tavolo, due sedie, il piano cottura e due poltrone di 160 anni, sfondate. Tutto due dice Carlo, ormai siete una coppia fissa. Ma vafanculo.,.andrebbe bene ma il padrone un Francese sulla sessantina brutto e grasso è pure frocio, ma frocio frocio frocio, quando siamo andati per parlare di soldi ha acceso la tv è ha messo un porno con due che se lo spingevano alla morte. Si può cazzo. Beh dice Carlo, i gusti sono gusti, quando arrivi La sera chiuditi bene dentro anche se dubito che non venga a bussarti. Insieme ai fogli rispondo porta anche un documento falso non si sa mai, basta che non mi tocchi, col suo di culo faccia ciò che vuole ma….Da te vuole altro risponde Carlo, magari ti piace. Ci manca anche dì prenderlo nel culo. Vedremo. LAngolano si gira e priova a chiedermi qualcosa. No my friend lo stoppo noi no friends ok?