Elba

…..”…..I manici….quello con i manici….urla lo chef….il tegame….quello con i manici….capisci….si o no?….prendilo….”……..Il lavapiatti, marocchino, in chiara difficoltà ricettiva guarda in alto ma non sa cosa fare….”….Passami quello con i manici, continua lo chef….porca di quella troia, maiala ladra, impestata di quella miseria cane….non capisci un cazzo è da marzo che sei qui e ancora non hai capito la differenza fra i manici e il manico….ora ti faccio vedere x la centesima volta…..se dico tegame con i manici, è sempre quello con due manici, se invece ti chiedo l’altro, allora  il manico è solo uno….non hai capito un cazzo lo so, inutile che fai si con la testa….ma ormai tanto siamo alla fine, conta poco….”….Rimango a guardare, ho un flashback dell’estate appena passata, quando lo chef mandava hamadi in magazzino a prendere la pasta….non azzeccava mai il cartone giusto…talvolta se ero là lo aiutavo, ma quando andava da solo lo vedevi arrivare quasi impaurito, seguito subito dopo dalle urla delllo chef…..”….I tagliolini ti ho chiesto….non gli spaghetti….i taglioliniiiiiiiiii…..ieri mi hai portato i bucatini, le taglliatelle…..ma leggi su questi cazzo di cartoni prima di prendere a caso….”…..Anche lui sempre di si con la testa e il giorno seguente tutto come prima….Sul prato è da poco iniziato un matrimonio, sembra più una festa dove tutti bevono, fumano, ballano senza dare troppa importanza al cibo….all’interno invece un gruppo di tedeschi della terza età, chiamato i rast….che con i rasta non ci prendono proprio x nulla, si accontentano di tante belle minestre, del vino e della birra, quelli che possono e una veloce passeggiata nel parco con l’inseparabile bastone prima della nanna….

Elba

Il locale è carino, spartano e sorge su di un molo all’interno di un grosso cantiere navale…..Un vecchio capannone, magazzino, un deposito ristrutturato, non ho ancora capito bene da cosa deriva, fatto stà che lo chef con il quale ho lavorato quest’estate, mi chiama e chiede di andare….”…..Dai, dice, ci vuole un responsabile, qualcuno di fiducia, di esperienza, c’è da rilanciare il locale….”…..So già come andrà a finire…rilanciare, esperienza, fiducia…..mi ritroverò solo come al solito, responsabile di me stesso e più lavoro ci sarà e più culo mi farò….Come alternativa intanto mi sparo un paio di sere al vecchio hotel….le solite cene, i soliti gruppi di fine stagione, il solito personale, ridotto all’osso che non ha più voglia di niente, neanche di parlare, vuole solo finire la stagione, conta i giorni che mancano come facevamo noi da militari e le ultime settimane invece, che sembrano mesi….

Elba

Neanche un grazie, una stretta di mano, un caffè insieme prima che le strade si separino….nada de nada…..Ci hanno dato un locale disastrato, un cumolo di macerie, lo abbiamo riaperto, rilanciato alla grande, abbiamo fatto più del doppio del fatturato dello scorso anno….l’ho riconsegnato in maniera impeccabile, il prossimo anno chi sarà la, in un giorno lo si potrà riaprire, a noi ci son voluti circa dieci giorni x rimetterlo in piedi….e alla fine, come se niente fosse….come se niente fosse successo, tutto dovuto….mando un messsaggio al proprietario x fissare un appuntamento e ritirare l’ultima busta paga, magari come dicevo prima, prendere un caffè assieme, stringersi la mano e sentirsi dire almeno….grazie…..grazie x aver sopportato e tenuto sotto controllo una ciurma allo sbando….grazie x aver fatto sempre quadrare la chiusura giornaliera di cassa senza nessun ammanco….grazie x la puntualità e x non aver mai saltato un servizio….120 giorni di fila senza una mezza giornata di risposo….120 pomeriggi a riposare su un lettino da spiaggia nella sala ristorante, quando finivo in tempo invece, non molto spesso, un veloce bagno al mare……120 pomeriggi a farsi la doccia sulle scale, con la gomma con la quale si annaffiavano i fiori, a lavarsi i denti nel bagno dei clienti……grazie x gli oltre 100 km percorsi giornalmente, fra i quali pure la spesa fatta la mattina nei primi mesi dall’apertura….pane, frutta, verdura, pesce, carne e quant’altro necessitava il locale….ci ho buttato tempo, macchina e pure soldi….niente non conta niente, tutto dovuto….”….La busta paga, risponde al sms…la stà compilando la ragioniera e come sempre appena pronta ti farò il bonifico…ciao….”…..forse avrei dovuto dire io grazie….grazie x avermi fatto lavorare, xchè oggi siamo noi a dover ringraziare….tanto dietro di te c’è la fila e allora grazie al cazzo, il prossimo anno cercati altri…

Giorgio Gaber

Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero come un uomo.

Come un uomo appena nato
che ha di fronte solamente la natura
e cammina dentro un bosco
con la gioia di inseguire un’avventura.
Sempre libero e vitale
fa l’amore come fosse un animale
incosciente come un uomo
compiaciuto della propria libertà.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno
di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio
solamente nella sua democrazia.
Che ha il diritto di votare
e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare
ha trovato la sua nuova libertà.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche avere un’opinione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come l’uomo più evoluto
che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura
con la forza incontrastata della scienza
con addosso l’entusiasmo
di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero
sia la sola libertà.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche un gesto o un’invenzione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

Elba

La mia salvezza è stata quella di non aver mai preso il porto d’armi…..altrimenti quest’estate avrei fatto fuoco più di una volta….Si sono dimostrati quelli che erano fino alla fine….incapaci, bugiardi, presuntuosi, inutili, vagabondi, attaccabrighe, svogliati, senza rispetto x nessuno……lui e lei, la coppia che scoppia come dice lo chef, mal assortiti, come una scatola di cioccolatini insieme ad una fruttura di mare….sanno solo litigare, fra loro e con tutti gli altri….passano ore seduti uno accanto l’altra, senza spiccicare parola, ognuno con lo sguardo rivolto verso il cellulare a sfogliare pagine di un inutile presente…..del futuro meglio non parlarne, in fondo sono cazzi loro…..come del pizzaiolo, di un’ignoranza disumana, forse  il peggiore del gruppo….avrebbe meritato più volte un intero caricatore……ma oramai è finita, arrivederci e grazie….